La rete di storia di Castelfidardo

La rete di Storia di Castelfidardo è nata nel 1998 quando l’allora Scuola media “Paolo Soprani” (divenuta successivamente Istituto Comprensivo), essendo stata designata dal Provveditorato agli Studi di Ancona come Scuola polo per la Storia nel distretto di Osimo, ha avviato il proprio impegno nell’ambito del rinnovamento della didattica della storia; tale attività è proseguita, a partire dal 2004, con la stipula di accordi di rete di durata triennale con vari istituti delle province di Ancona e Macerata.

            I progetti annuali  sono stati finalizzati alla formazione dei docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, alla costruzione e sperimentazione di moduli e Unità di apprendimento, alla diffusione dei materiali prodotti. A partire dal 2008 sono entrati a far parte della rete anche alcuni istituti della scuola secondaria di II grado.

Seguendo le Tesi sulla didattica della Storia dell’Associazione CLIO ’92, presieduta dal prof. Ivo Mattozzi, la rete ha elaborato, con la guida della prof.ssa Maria Teresa Rabitti, un curricolo di processi di trasformazione per la scuola media, che è stato pubblicato nel 2004 nel CD allegato al volume Didattica e ricerca storica/2 della collana “Materiali multimediali ed uso dei laboratori storici”, a cura dell’IRSMLM di Ascoli Piceno. Nel corso degli anni il curricolo, sperimentato nelle varie classi degli istituti in rete, è stato revisionato e arricchito alla luce delle più recenti attività di approfondimento e ricerca-azione nell’ambito della didattica della storia.

            I progetti annuali sono stati realizzati con il contributo di disciplinaristi ed esperti soprattutto dell’Associazione Clio ’92, ma anche provenienti da altre realtà associative e culturali.

Ecco di seguito indicate le tematiche affrontate anno per anno:

Nell’anno scolastico 2017-2018 l’Istituto Comprensivo “Paolo Soprani” ha anche organizzato, per l’ambito territoriale n. 1, l’Unità formativa “Competenze, innovazione ed educazione alla cittadinanza nell’insegnamento della storia”.